Consiglio di Stato , Sez. V, 25-07-2019, N. 5256
È infondato l’appello proposto nei confronti della sentenza con cui è stato reputato legittimo il diniego opposto a una istanza di accesso ai sensi della l. n. 241/1990 e di accesso civico generalizzato volta ad ottenere l’indicazione aggiornata del responsabile del procedimento relativo a una proceduta esecutiva immobiliare. Rispetto a quest’ultima domanda, va condiviso l’impianto motivazionale della sentenza impugnata giacché, in primo luogo, l’appellante non ha fornito alcuna prova né alcun elemento indiziario circa l’esistenza di atti ulteriori nella disponibilità dell’amministrazione e da quest’ultima non rilasciati. Inoltre, ai fini dell’accoglimento del ricorso è necessario che alle esigenze conoscitive rappresentate dall’appellante sia sotteso un interesse avente valenza pubblica, ma non confinato ad un bisogno esclusivamente privato, individuale, egoistico o peggio emulativo che, come correttamente rilevato dal primo giudice, rischierebbe di compromettere le stesse istanze poste alla base dell’introduzione dell’istituto dell’accesso civico generalizzato.
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