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TAR Lazio, Sez. II, 28-07-2017, N. 9043

Il provvedimento di diniego opposto da un comune alla richiesta del ricorrente di accedere ad alcuni atti emessi dalla stessa amministrazione non risulta giustificato, in quanto la richiesta di accesso formulata non appare suscettibile di arrecare un pregiudizio concreto alla tutela del superiore interesse pubblico alla conduzione di indagini sui reati e al loro perseguimento, né pone problemi relativi alla protezione di dati personali, anche alla luce della possibilità per l’amministrazione di ricorrere, ove necessario, all’oscuramento parziale dei dati ovvero al differimento dell’accesso qualora ciò sia sufficiente per proteggere gli interessi tutelati dalle eccezioni previste dalla norma invocata.

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