Monitoraggio sull’attuazione del FOIA nel 2020
Anche nel 2020 prosegue il consolidamento dell’attuazione in via amministrativa delle norme sull’accesso civico generalizzato (c.d. FOIA). Lo conferma l'ultimo monitoraggio presso i Ministeri e la Presidenza del Consiglio dei Ministri svolto dal Centro di competenza FOIA.
La rilevazione annuale, effettuata attraverso la somministrazione di un questionario on-line ai Responsabili per la prevenzione della corruzione e la trasparenza (RPTC) delle 15 amministrazioni centrali, si è arricchita di una ulteriore sezione che approfondisce l’impatto dell’emergenza sanitaria da Covid-19 sulle richieste di accesso civico generalizzato e la loro gestione.
Di seguito si riporta una selezione delle principali elaborazioni svolte a partire dai dati acquisiti. Per ulteriori approfondimenti scarica le slides.
La gestione delle istanze FOIA presso i Ministeri e la Presidenza del Consiglio dei Ministri
Nel 2020 sono state complessivamente ricevute dai Ministeri e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri 1776 istanze di accesso civico generalizzato, con un amento del 31% rispetto al 2019 e un ritorno, nonostante la pandemia, ai livelli del 2018.
Richieste FOIA ricevute
Il Ministero dell’Interno, con 587 istanze, si conferma il principale destinatario degli accessi FOIA (+66% rispetto al 2019), seguito a distanza dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con 321 istanze (+85% rispetto al 2019). Significativo è, altresì, l'incremento nel numero di accessi rilevati dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (+166%), dal Ministero della Salute (+100%) e dal Ministero della Difesa (+93%).
Richieste FOIA ricevute per Ministero
Nonostante l'incremento nel numero delle istanze pervenute e la prolungata fase di emergenza sanitaria, nel 2020 la percentuale di richieste evase nel termine di legge (30 giorni) non ha subito significative variazioni, attestandosi all’82%.
Percentuale di richieste FOIA evase nei termini di 30 gg
Il 62% delle richieste di accesso è stato accolto (totalmente o parzialmente) mentre il 22% è stato rigettato. Nel 12% dei casi è stato necessario procedere d’ufficio alla trasmissione ad altra amministrazione competente, confermando così la difficoltà dei richiedenti nell’individuare l’amministrazione effettivamente in grado di soddisfare il loro interesse conoscitivo.
Distribuzione in percentuale degli esiti delle richieste
Le richieste di riesame pervenute ai Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza delle amministrazioni centrali nel corso del 2020 sono 144. Il ricorso a questo strumento amministrativo di tutela in caso di diniego (totale o parziale) o in assenza di risposta da parte dell’amministrazione risulta, quindi, sensibilmente aumentato rispetto all’anno precedente (+25%).
Richieste di riesame ricevute
La percentuale degli accoglimenti totali (38%) o parziali (7%) conferma l’effettività di questo strumento di ricorso, che, quasi in un caso su due, garantisce tutela all’interesse dei soggetti richiedenti a fronte di un diniego opposto in prima istanza dalle amministrazioni centrali.
Esito in percentuale delle richieste di riesame
L’impatto della gestione dell’emergenza da Covid-19 sul FOIA
Il 10,5% delle istanze FOIA ricevute dai Ministeri e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel corso del 2020 (pari a 187) ha avuto ad oggetto dati o documenti riconducibili a vario titolo alla gestione dell’emergenza da Covid-19 (c.d. oggetto Covid-19).
La Presidenza del Consiglio dei Ministri è l’amministrazione che ha ricevuto il numero più elevato di istanze FOIA riguardanti il Covid-19 (124), seguita a distanza dal Ministero della Salute (46), dal Ministero dell’Interno (13), dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (2), dal Ministero dell’Università e della Ricerca e da quello dell’Istruzione, entrambe con 1 istanza.
Distribuzione delle richieste FOIA (oggetto Covid-19) per Ministero
Oltre un terzo delle istanze FOIA riconducibili all’emergenza sanitaria da Covid-19 è stato accolto integralmente (28%) o parzialmente (7%), mentre il 27% è stato interamente rigettato. Significativo è il numero di istanze inoltrate per competenza ad altre amministrazioni (35%): il dato appare imputabile alla propensione dei richiedenti a rivolgersi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonché alla complessa distribuzione delle competenze tra amministrazioni e strutture commissariali nella fase di gestione dell’emergenza.
Distribuzione degli esiti delle istanze FOIA (oggetto Covid-19)
La possibilità di sospendere i termini di conclusione dei procedimenti in materia di accesso civico generalizzato nel periodo 23 febbraio – 15 maggio 2020, per effetto di alcune disposizioni emergenziali (art. 103 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 e art. 37 del decreto-legge 8 aprile 2020, n.23) è stata applicata complessivamente a 60 istanze pervenute, pari a circa il 3% del totale delle richieste FOIA nel 2020. A ricorrere con maggiore frequenza alla sospensione dei termini è stata la Presidenza del Consiglio dei Ministri (26 istanze), seguita dal Ministero della Difesa (15 istanze).
Distribuzione delle richieste sospese per Ministero
Il 33% delle istanze cui è stata applicata la sospensione dei termini è riconducibile a richieste di informazioni sull’emergenza sanitaria da Covid -19. Tutte le istanze sospese ad oggetto il Covid-19 sono pervenute alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Complessivamente, il monitoraggio conferma che l’attuazione delle norme in tema di accesso civico generalizzato da parte delle amministrazioni centrali prosegue con un buon grado di efficienza e che la pandemia da Covid-19 non ha ostacolato il consolidamento di tale processo.