Parere del 07-02-2019, N. 28, LIQUIDAZIONE DI INCARICHI
In relazione a una richiesta di accesso civico generalizzato avente ad oggetto la liquidazione di incarichi a professionisti risalenti nel tempo e, come riportato dall’Amministrazione, sostanzialmente sovrapponibile a una precedente istanza già rigettata, ma formulata da un soggetto diverso avente stretti legami con il primo richiedente, il Garante osserva quanto segue. Anzitutto, spetta all’ente destinatario dell’istanza valutare la veridicità delle predette circostanze, non verificabili dall’Autorità in quanto non documentate in atti e oggetto di contestazione da parte del secondo istante. Laddove queste ultime vengano ritenute fondate, si ritiene che l’accoglimento dell’accesso potrebbe arrecare un pregiudizio concreto alla tutela della protezione dei dati personali (es. ripercussioni negative sul piano sociale, relazionale e professionale, con esposizione a minacce, intimidazioni, ritorsioni o turbative), considerando che i motivi del precedente diniego si fondavano sull’esistenza gravi vicende giudiziarie intercorrenti fra l’istante e il soggetto controinteressato.
Testo parere