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Parere del 07-02-2019, N. 29, DATI DI UN DIPENDENTE COMUNALE CONTENUTI IN UNA COMUNICAZIONE INVIATA DALLO STESSO ALL’ENTE DI APPARTENENZA

Il Garante afferma che, rispetto una richiesta di accesso civico generalizzato a una comunicazione fornita a un Comune da un proprio dipendente, contenente dati personali dello stesso nonché ulteriori informazioni relative anche alla capacità professionale, alle prospettive di carriera e a iniziative svolte all’esterno all’amministrazione di appartenenza, l’Amministrazione ha correttamente opposto un diniego in virtù della sussistenza di un pregiudizio concreto alla tutela della protezione dei dati personali. Considerata la tipologia e la natura dei dati e delle informazioni personali oggetto dell’istanza, il particolare regime di pubblicità che connota l’accesso civico, nonché le ragionevoli aspettative di confidenzialità dell’interessato, si ritiene che dall’ostensione potrebbero derivare a quest’ultimo ripercussioni negative sul piano sociale, relazionale e professionale. Ciò anche ricorrendo all’accesso parziale, in quanto oscurando i dati del controinteressato non si eliminerebbe completamente la possibilità di risalire alla sua identità, atteso che questi potrebbe essere facilmente identificato anche da parte di terzi attraverso il complesso della vicenda descritta e le ulteriori informazioni contenute nel documento di cui è stata chiesta l’ostensione.

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