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Parere del 16-05-2018, N. 291, DATI GIUDIZIARI

Il Garante ha ritenuto corretto il rigetto dell’istanza di accesso avente ad oggetto note, rilievi e raccomandazioni dell’A.N.A.C. – contenenti dati personali e giudiziari inerenti procedimenti penali ancora in corso – posto che si che potrebbe realizzare a carico dei soggetti controinteressati un pregiudizio concreto alla tutela della protezione dei dati personali. L’ostensione dei predetti dati, unita al particolare regime di pubblicità dei dati oggetto di accesso civico, determina infatti un’interferenza ingiustificata e sproporzionata nei diritti e libertà dei soggetti controinteressati, nonché ripercussioni negative, anche sul piano relazionale e professionale, sia all’interno che all’esterno dell’ambiente lavorativo. Ciò anche tenendo conto delle ragionevoli aspettative di confidenzialità degli interessati in relazione al trattamento dei propri dati personali al momento in cui questi sono stati raccolti, nonché alla non prevedibilità, al momento della raccolta dei dati, delle conseguenze a essi derivanti dalla eventuale conoscibilità da parte di chiunque dei dati richiesti tramite l’accesso civico. Nel caso di specie inoltre non risultava possibile fornire nemmeno un accesso parziale, in quanto i citati soggetti controinteressati risultavano comunque indirettamente identificabili.

Testo parere
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