Parere del 23-03-2020, N. 59, VERBALI DEL CONSIGLIO DI QUARTIERE DEL COMUNE
In relazione a una richiesta di accesso civico generalizzato volta a ottenere la copia dei verbali di un Consiglio di quartiere del Comune, il Garante afferma che l’amministrazione ha correttamente operato, rilasciando alcuni verbali con le firme autografe oscurate e accordando l’accesso dei restanti atti – che risultavano «redatti “di pugno”» – alla versione dattiloscritta. Nonostante il richiedente in sede di riesame abbia insistito per ricevere la copia originale dei verbali, l’Autorità afferma che è necessario evitare di fornire dati personali eccedenti e sproporzionati rispetto alla finalità dell’accesso generalizzato, che potrebbero favorire eventuali furti di identità o la creazione di identità fittizie attraverso le quali esercitare attività fraudolente (ad esempio, la sottoscrizione autografa oppure, per analogia, anche altri elementi calligrafici e grafologici che possano essere riferiti univocamente a singoli individui). La circolazione di verbali redatti “a mano” potrebbe realizzare gli effetti sfavorevoli descritti sui soggetti controinteressati, con pregiudizio per la relativa riservatezza e protezione dei dati personali. Alla luce di ciò, il Garante condivide la scelta dell’Amministrazione di concedere l’accesso nei termini espressi, osservando che l’interesse conoscitivo del soggetto istante possa essere pienamente soddisfatto tramite l’ostensione della versione integrale dei verbali dattiloscritti, con omissione delle sottoscrizioni autografe.
Testo parere