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Parere del 26-07-2018, N. 448, ALIENAZIONE DI IMMOBILE COMUNALE CON VINCOLO DI DESTINAZIONE DECENNALE

A fronte di un’istanza di accesso civico volta a ottenere copia dell’intero fascicolo relativo all’alienazione di un immobile comunale con vincolo di destinazione decennale, in favore di una persona fisica, il Garante alla luce degli elementi emersi nell’istruttoria invita nel caso di specie il Comune a valutare la possibilità di accordare un accesso civico parziale ai soli documenti inerenti all’atto di compravendita e alla deliberazione autorizzativa dell’alienazione, previo però oscuramento dei dati personali (e di tutte le altre informazioni capaci di identificare, anche indirettamente, il soggetto controinteressato) ivi menzionati (compresi quelli dei soggetti non intervenuti nel procedimento di accesso civico) e dei dati identificativi e catastali dell’immobile venduto riportati nei predetti documenti. Tutto ciò avuto riguardo anche al limitato regime di pubblicità della deliberazione autorizzativa dell’alienazione – allegata all’atto di compravendita che peraltro ne riproduce anche i contenuti essenziali – che, secondo quanto riferito, è stata già oggetto di pubblicazione all’albo pretorio circa tredici anni fa (anno 2005), per i quindici giorni previsti dalla normativa di settore (art. 124, comma 1, del d.lgs. 18 luglio 2000 n. 267). Infine, il Garante ritiene corretta l’esclusione della relazione di servizio dell’architetto comunale e le missive, poiché tali documenti potrebbero arrecare un pregiudizio concreto ai diritti e alle libertà del controinteressato, in particolare al suo diritto alla tutela della propria situazione giuridica soggettiva, alla luce del livello di conflittualità insorto tra lo stesso e il Comune.

Testo parere
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